Sole che asciuga
Acqua che bagna
Il mio passo è incerto, il piede affonda e prosegue a fatica
lungo questo spiaggia senza fine né principio.
Un gabbiano plana, mi osserva,
si avvicina
e rimane immobile.
Il suo sguardo che non guarda,
perso verso l'infinito.
Il mio sguardo che lo guarda
mentre vola e plana ancora.
mentre vola e plana ancora.
Nel suo volo guarda oltre,
oltre me, oltre il mondo.
Io, rimango immobile, sguardo fisso,
Io, rimango immobile, sguardo fisso,
su di lui, dentro il mondo.
L'onda arriva e tutto cambia
Sole che asciuga
Acqua che bagna
Ludovico Einaudi "Le Onde"
Vorrei...
andare e venire come un'onda.
Vorrei...
(dopo un fugace sguardo al passato)
andare.
"Nel suo volo guarda oltre,
RispondiEliminaoltre me, oltre il mondo"
grandioso... bellissimo pensiero!!! poi affiancarlo alla musica di Enaudi... grande!
"Il mio passo è incerto, il piede affonda e prosegue a fatica
RispondiEliminalungo questo spiaggia senza fine né principio."
La fatica a volte di vivere e andare avanti è presente tanto quanto la volontà di andare oltre. Ed è di questa forza che l'essere umano invidia al gabbiano, forse non comprendendo pienamente che riconosce quella forza, perchè lei pure la possiede ;)
miri
come un'onda che fa un passo avanti e uno inditro c'è un'incertezza iniziale unito alla fermezza del pensiero!
RispondiEliminae l'onda spazza via la tristezza e torna l'arcobaleno con il sereno!
sabry
Anche io vorrei...andare. Immergermi nell'acqua, diventare un'onda anche io. Diventare: mare. E poi schiuma, e poi scoglio, e poi pace, e poi dolore e poi: mare di nuovo.
RispondiEliminaEinaudi suona qui a Bari.