martedì 26 ottobre 2010

Andare e venire come un'onda

L'onda arriva e tutto cambia
Sole che asciuga
Acqua che bagna

Il mio passo è incerto, il piede affonda e prosegue a fatica
lungo questo spiaggia senza fine né principio.
Un gabbiano plana, mi osserva,
si avvicina
e rimane immobile.
Il suo sguardo che non guarda,
perso verso l'infinito.
Il mio sguardo che lo guarda
mentre vola e plana ancora.
Nel suo volo guarda oltre,
oltre me, oltre il mondo.
Io, rimango immobile, sguardo fisso,
su di lui, dentro il mondo.

L'onda arriva e tutto cambia
Sole che asciuga
Acqua che bagna


Ludovico Einaudi "Le Onde"


Vorrei...
andare e venire come un'onda.
Vorrei... 
(dopo un fugace sguardo al passato)
andare.


Foto Kialaz
Licenza Creative Commons

4 commenti:

  1. "Nel suo volo guarda oltre,
    oltre me, oltre il mondo"
    grandioso... bellissimo pensiero!!! poi affiancarlo alla musica di Enaudi... grande!

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  2. "Il mio passo è incerto, il piede affonda e prosegue a fatica
    lungo questo spiaggia senza fine né principio."
    La fatica a volte di vivere e andare avanti è presente tanto quanto la volontà di andare oltre. Ed è di questa forza che l'essere umano invidia al gabbiano, forse non comprendendo pienamente che riconosce quella forza, perchè lei pure la possiede ;)

    miri

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  3. come un'onda che fa un passo avanti e uno inditro c'è un'incertezza iniziale unito alla fermezza del pensiero!
    e l'onda spazza via la tristezza e torna l'arcobaleno con il sereno!

    sabry

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  4. Anche io vorrei...andare. Immergermi nell'acqua, diventare un'onda anche io. Diventare: mare. E poi schiuma, e poi scoglio, e poi pace, e poi dolore e poi: mare di nuovo.

    Einaudi suona qui a Bari.

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